[909] 24/03/2019
Celeste Di Luca (1954)
Un poeta prima del concerto presenta: L'anima imprigionata (Florence Art Edizioni)

Celeste Di Luca nasce ad Accettura (Matera) il 25 luglio 1954 e qui, in questo paese collocato ai piedi delle “Piccole Dolomiti Lucane”, trascorre la sua infanzia. Nel 1966 si trasferisce con i genitori in Toscana, dove prosegue i suoi studi fino a conseguire il diploma di Maestro d’Arte e Arte applicata - Sezione di Pittura, all’Istituto d’Arte di Firenze. Si abilita all’insegnamento di Educazione artistica. Frequenta la Scuola libera del Nudo all’Accademia delle Belle Arti di Firenze. Nel corso degli anni manifesta un costante impegno e una forte passione nella ricerca e nella produzione artistica. Espone le sue opere, fra l’altro, in due mostre personali: Fra gesto e contemplazione (Polo “Lionello Bonfanti”, Incisa Valdarno, 19 settembre - 11 ottobre 2009) e Intimità e Galassie (Spazio Soci Coop Figline Valdarno, in occasione del Progetto culturale “La donna nell’arte”, 8 - 31 marzo 2012). Dal 2009 collabora anche con la Acsd Figline Danza - Scuola di Danza e Balletto, Figline Valdarno, per la quale realizza le scenografie di Pierino e il lupo, progetto per le scuole materne ed elementari, l’“Action Painting” ne La danza dei colori e le scenografie del Carnevale degli animali, “Spettacolo Radio Piano” su musiche di Saint-Saëns. I suoi dipinti compaiono in numerose pubblicazioni e in collezioni pubbliche e private. Nel 2014 presenta a Villa Fornacina di Figline Valdarno (sede espositiva permanente) l’opera L’anima imprigionata, quaderno di poesie e disegni dell’Artista (Florence Art Edizioni, Firenze). L’11 aprile 2015 partecipa alla Giornata Mondiale della Poesia ad Arezzo, presso la Sala Conferenze della Casa del Petrarca, organizzata dall’Associazione Tagete in collaborazione con la locale sezione dell’Unesco e patrocinata dalla Fondazione Nicodemo Settembrini di Cortona. Nel 2015 pubblica Dolomiti. Il silenzio e il cammino (Florence Art Edizioni, Firenze). Celeste Di Luca lavora a Figline Valdarno, dove vive con la figlia Laura.

[907] 10/03/2019
Maria Laura Piccinini
Un poeta prima del concerto presenta: Passi in sordina (Florence Art Edizioni)

Maria Laura Piccinini nasce a Firenze. Dopo studi classici consegue la laurea in Giurisprudenza che orienta la sua attività professionale. Nell’arco di tutta la vita conserva e coltiva interessi umanistici, con una particolare dedizione alla scrittura.

[902] 03/02/2019
Sandra Landi
Una scrittice e saggista prima del concerto presenta: "Punte di spillo" contro ogni violenza

Sandra Landi, scrittrice e saggista, lavora nel campo dell’antropologia culturale e delle scienze sociali, con particolare attenzione alle storie di vita. Ha collaborato e collabora con le maggiori case editrici nazionali ed è tradotta in spagnolo e in tedesco. Ha pubblicato La guerra narrata (Marsilio 1989); Ritratto a tinte forti, scritto con C. Corso (Giunti 1991, Fischer 1993, Talasa Ediciones 2000); Il quaderno di Quintilio e Il quaderno dell’insegnante (Protagon 1993); Lettere dal limbo (Morgana 1996); Donna Anna (Morgana 1996); Quanto vuoi? Clienti e prostitute si raccontano scritto in collaborazione con C. Corso (Giunti 1998); Griselda fra memoria e scrittura (Olschki 2001) Giardini di marzo (Morgana 2003), Con passione e con ragione in collaborazione con altri autori (Polistampa 2004); ha curato Leggere e scrivere in tutti i sensi (Morgana 2003), Scritture e Ri-scritture (Morgana 2005); Scrivere di scienza e di mistero (Morgana 2007); con F. Cambi ha curato Il dis-agio giovanile nella scuola del terzo millennio, (Armando 2007), L’immagine della società nella fiaba (Armando 2008), La magia nella fiaba (Armando 2010), Fiabe di tutti e di ciascuno, (Nicomp 2011); con A. Borsetti Luna e l’altro (Morgana 2009); altri scritti di narrativa, poesia e saggistica sono apparsi in riviste, testi scientifici collettivi e libri d’arte. Del 2006 è SpreadingOut/ dif-fusione poetica, del 2007 Io/oI, ovvero resistere per esistere, rappresentazioni teatrali più volte replicate.

Nel 2016 ha curato De amicitia, per Nicomp L. E.

Da un suo racconto è stata tratta la performance per voci, action painting, ensemble e nastro magnetico Ottavia più volte rappresentata, l’11 Gennaio 2018 è stata replicata nella Sala della Regina di Montecitorio.

L’ultimo libro “Ottavia e le altre” è uscito nel 2018 per la Casa Editrice Le Lettere e ha inaugurato il Progetto “Punte di spillo” che raccoglie 15 eventi contro la violenza sulle donne www.puntedispillo.it.

Formatrice di insegnanti e Dirigente scolastica è stata Direttrice dell’Agenzia Nazionale per l’autonomia scolastica per la Toscana e l’Umbria. Organizzatrice di eventi, ha fondato l’Associazione culturale Griselda, per favorire la crescita di una cultura della diversità e dell’integrazione attraverso la lettura e la scrittura come “anticorpi per la mente”. Unisce all’impegno per la scrittura, quello politico per il movimento femminile e giovanile.

www.sandralandi.it

www.facebook.com/sandra.landi.184/

[900] 16/12/2018
Giuseppe Fricelli (1948)
Uno scrittore prima del concerto presenta: Setticlavio di parole (Revery Edizioni)

Giuseppe Fricelli (Figline Valdarno, 09 Luglio 1948). Dal 1997 è nella direzione artistica sezione musicale del centro dell’arte Vito Frazzi di Scandicci. Vive a Firenze. Si è formato al Conservatorio “L. Cherubini” di Firenze diplomandosi con il massimo dei voti sotto la guida di R. Nardi. Ha studiato musica da camera per quattro anni con Franco Rossi, e composizione con Vito Frazzi. Ha suonato, in prima esecuzione assoluta, più di cento composizioni. Vincitore di borse di studio, si è distinto in vari concorsi pianistici e cameristici. Ha tenuto 2000 concerti come solista e come camerista in Italia, Europa, Giappone, Australia, Africa e Medio Oriente. Moltissimi i suoi concerti in duo con i flautisti Mario Ancillotti, Roberto Fabbriciani, Severino Gazzelloni, con il violoncellista Bacchelli, con il violinista Michelucci e con l’attore cantante Alfredo Bianchini. Da ventitre anni svolge intensa attività concertistica in duo pianistico con Giovanni Carmassi. E’ stato invitato a tenere concerti in vari festivals e stagioni concertistiche: Festival dei Due Mondi di Spoleto, Avignone, teatro Valle ed Eliseo di Roma, Teatro della Pergola di Firenze, Teatro Massimo e Biondo di Palermo, Kammeroper di Vienna, National Gallery di Dublino, Accademia di Gerusalemme, filarmonica di Tel Aviv, Ente Arena di Verona, Accademia Chigiana di Siena, Musikhalle di Amburgo, Museo Al Prado e Accademia Reale di Madrid, sale da concerto dei conservatori di musica di: Malaga, Tokyo, Damasco, Tolone, Siviglia, Oslo, Bologna, Milano, Napoli, Firenze, Lubecca, Kiel, Verona, Bolzano, Tromsø, Teatro Manoel di Malta, Innsbruck Octagon Theatre di Perth. Melba Hall di Melbourne, Ateneu du Porto, Museu Machado de Coimbra, Sala Verdi di Milano, Sala del Comune di Bruxelles,Teatro Giordano di Foggia, Auditorium Rai di Torino Ha registrato per varie reti televisive e radiofoniche: NRK (Norvegia), BBC, Melba RAI, Radio Vaticana, Radio Giappone, Spagnola, Egiziana, Greca, Maltese, Svedese, Olandese, Belga, Australiana, Austriaca, Rumena, Siriana,Israeliana, Tele Montecarlo, Capodistria,RAI Radiotelevisione Italiana. Ha inciso vari dischi e curate molte pubblicazioni musicali per la Carisch, la Berben, la Pizzicato, la Cecchini, l’Eridania, la Ciliegia, il Chiostro. Ha scritto musiche di scena per varie commedie e brani pianistici. Più volte membro di commissioni in concorsi nazionali pianistici, ha inoltre scritto saggi pubblicati su riviste, quotidiani e libri. Molte composizioni a lui dedicate da musicisti quali: Margola, Chailly, Rigacci, Cardini, Grego, Calligaris, Cioci, Abbado, Casagrande, Anzaghi, Adorno, Zangelmi, Mascagni, Spezzaferri, Scattolin, Rossi, Fellegara, Ramous, Valdambrini, Fabbriciani, Zanon, Da Ros, Miari, Anastasi, Riccardi. Già docente di pianoforte principale presso il conservatorio di Bolzano, Verona, Bologna. Insegna oggi presso il conservatorio di Firenze, e da tempo cura mostre di grafica, abbinate a suoi recitals, dei Maestri Pietro Annigoni e Primo Conti di cui fu amico. Da anni tiene corsi di perfezionamento e masterclass presso l’Accademia Musicale di Firenze. Ha tenuto masterclass presso the School of Music of the Victorian College of the Arts of the University of Melbourne. Ha collaborato in veste di pianista e compositore in vari spettacoli e commedie con registi quali: Tatiana Pavlova,Umberto Benedetto,Paolo Poli,Alfredo Bianchini,Cosimo Fricelli e con attori come Andreina Pagnani, Turi Ferro, Ave Ninchi, Paolo Pieri, Annamaria Sanetti, Saverio Marconi, ecc. Oltre centocinquanta i recitals da lui tenuti in molte città europee con la spinetta.Una pubblicazione dal titolo La Spinetta edita dalla Carisch e curata dallo stesso raccoglie molte composizioni scritte da validi Autori contemporanei a lui dedicate. Ha inciso vari Dischi e CD ed ha vinto il primo premio assoluto al VII° Concorso di Composizione Pianistica “Città di Savona 2006”.Attualmente è direttore artistico del concorso nazionale “Vito Frazzi” di pianoforte, del concorso musicale “Città di Bardolino”, del concorso per autori di teatro “Sarah Ferrati”, del concorso di pittura “Primo Conti” di Firenze. Tiene corsi estivi di perfezionamento a Norcia e ad Abbadia San Salvatore, è creatore e direttore artistico dei premi Spezzaferri di Verona e Rinaldo Rossi di Mantova e del Concorso Pianistico nazionale “Val di sole”.

[896] 02/12/2018
Luigi Bicchi
Uno scrittore prima del concerto presenta: È caduto giù l’Armando (Betti Editrice)

Luigi Bicchi nasce a Siena, da adolescente si trasferisce con la famiglia a Firenze ed oggi vive a Sesto Fiorentino. Promotore culturale e scrittore di racconti e poesie ha pubblicato nel 2004 “Un amico strano, l’amore ed altre storie” (Siena, Amico Zorro). Nel 2013 “Peripli, vite in punta di penna” (Firenze, Edizioni Polistampa). Appassionato di arte, nel 2005 fonda, a Sesto Fiorentino, l’Associazione Culturale LiberArte e nel 2014 l’Associazione Modo Fiorentino, con le quali organizza esposizioni ed venti. È del 2014 il suo primo giallo dal titolo “Il gioco delle tombe” (Siena, Betti Editrice), la prima indagine del maresciallo Casati, seguito da “Il Gioco del tempo” (2015), da “Il gioco dei nomi” (2016) e da “È Natale, maresciallo Casati – Una storia di donne” (2017). Alcuni suoi racconti sono presenti nelle Antologie “Ai piedi del sorbo” e “Il ritorno degli Esuli” sempre edite da Betti Editrice.

Sinossi

Nelle pacifiche stanze della Basilica di San Francesco, a Siena, durante una riunione di condominio la discussione degenera molto bruscamente. I buoni frati, non riuscendo a portare la pace, chiedono l’intervento del vicino Comando Stazione dei Carabinieri. Per un caso del tutto fortuito, sarà Casati a doversi occupare della questione.

Inizia così una storia, non molto chiara, di prestiti, cooperative, investimenti immobiliari, il cui protagonista principale, ingegner Quintiliano Recalcati, si è reso irreperibile.

Una professoressa confida a Costanza, giornalista ed amica di Casati, alcuni episodi di pesante bullismo che si stanno verificando nella sua scuola.

Il nostro maresciallo dovrà affrontare quindi due indagini molto particolari. Cercherà perciò di muoversi con grande accortezza coinvolgendo anche il buon Anselmi che, nel frattempo, è andato in pensione.

Nonostante tutte le cautele, alle prime difficoltà, con un pretesto, gli vengono sottratte entrambe le indagini. Casati non sa davvero che pesci prendere né darsi spiegazioni convincenti. Proprio in quei giorni anche Marisa è costretta a lasciarlo solo.

Si fa improvvisamente buio nella vita del maresciallo. E poi… poi c’è l’Armando che cade.

[892] 04/11/2018
Leonora Leonori Cecina
Un poeta prima del concerto presenta: Chiaroscuri del silenzio (Florence Art Edizioni)

Leonora Leonori Cecina è nata a Roma e risiede a Firenze. Fin dall’eta giovanile si dedica alla poesia e alla pittura. Ha pubblicato Frammenti di Poesia (1995), Sensazioni di Vita (1996), Valzer di Sensazioni (1997), Poesia e Management (1997), Cipressi a mezzanotte (1998), Folletti nell’ombra (2000), Nel segno della luna (2007). Numerosi i premi letterari nazionali e internazionali che la vedono ai primi posti. Sue liriche in Antologie e Dizionari di Letteratura italiana, alcune delle quali tradotte in inglese, francese e russo. Ha collaborato per collane fiorentine e toscane su vari temi di attualità. “... poesia amabile ed incisiva" ha scritto di lei Mario Luzi.

Nel silenzio la parola

muove i suoi passi.

Dai labirinti dell’anima

segue il filo del sentire profondo,

dipana matasse Intrigate

dove luci ed ombre

hanno volti di bimbi,

fa tesoro di un linguaggio segreto

poco a poco illuminato di luna

e su su risale

col respiro del cuore

fino a posarsi sulla pagina bianca

a sigillo di nudità nascoste.

[890] 21/10/2018
Francescomaria Tedesco (1973)
Uno filosofo prima del concerto presenta: Intorno alla politica

Sono nato a Crosia nel 1973 e sono dottore di ricerca in Teoria e storia del diritto. Sono abilitato alle funzioni di professore universitario di II fascia in Filosofia politica e in Filosofia del diritto. Attualmente sono ricercatore in Filosofia del diritto presso l’Università degli studi di Camerino, dove insegno Filosofia politica. Sono stato borsista presso l’Istituto Italiano di Scienze Umane di Firenze e per 5 anni assegnista presso la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Sono stato professore di Diritti umani presso l’Università per stranieri di Perugia. Ho tenuto seminari e lezioni in molte università in Italia e all’estero. Sono autore di numerosi saggi e articoli, voci enciclopediche, ed ho scritto cinque monografie: Introduzione a Hayek (Laterza, Roma-Bari 2004), Diritti umani e relativismo (Laterza, Roma-Bari 2009), Eccedenza sovrana (Mimesis, Milano 2012; traduzione inglese Sovereign Excess, Legitimacy and Resistance, Routledge, London-New York 2018), Modelli europei di accoglienza dei rifugiati e richiedenti asilo (Aracne, Roma 2016), Mediterraneismo. Il pensiero antimeridiano (Meltemi 2017; Premio Voltaire per la saggistica 2018). Ho collaborato coi quotidiani Europa e Pagina99. Tengo un blog personale dal nome ‘Le Palais du Rire‘ e un blog per Il Fatto Quotidiano. Academia.edu, unicam.academia.edu/FrancescomariaTedesco, Blog Il Fatto quotidiano, http://www.ilfattoquotidiano.it/blog/ftedesco/, Blog "Le Palais du Rire", lepalaisdurire.wordpress.com

[889] 14/10/2018
Pietro Trapassi (1939)
Uno scrittore prima del concerto presenta: Caino vive a Palermo (Ed. Apice Libri)

Pietro Trapassi nasce a Palermo, nel 1939, dove si laurea in Giurisprudenza. Si trasferisce a Firenze nel 1970, dove riesce a coronare il suo sogno di scrittore, coltivato fin dagli studi classici. Infatti, esordisce nel 2003 con il romanzo "Il gelso" pubblicato con la Casa editrice Agemina e nel successivo anno nel Concorso letterario Atheste di Este a Padova, riceve una menzione speciale. Nel 2008, pubblica il romanzo "I ragazzi del rione Zaccaneddri". Nel 2013 Con la Casa Editrice Firenze Libri, pubblica "Caino vive a Palermo", che viene premiato lo stesso anno al Concorso-Firenze Europa Mario Conti. Nel 2014 stampa col patrocinio del Consiglio Regionale Toscano, la raccolta di poesie "La zagara e il giglio" che ottiene una segnalazione d’onore al Concorso internazionale della poesia edita, Firenze-Europa Mario monti. Nel 2016 infine, pubblica con la casa editrice Bonfirraro, "Laura Lanza-La baronessa di Carini". Negli anni consegue attestati e riconoscimenti con singole liriche.

[884] 18/03/2018
Liliana Ugolini (1934)
Un poeta prima del concerto presenta: "La marionetta vivente. Miscellanea di scritti sul tema" (Florence Art Edizioni). Fotoelaborazioni Dario Caiani

Liliana Ugolini (Firenze 1934) ha pubblicato 19 libri di poesia, 5 in prosa e 4 di teatro. Ha curato all’interno dell’Associazione Pianeta Poesia, per sedici anni, le manifestazioni dedicate alla poesia performativa e multimediale promuovendo la conoscenza di questa particolare modalità del linguaggio poetico. Tale attività è documentata, in collaborazione con Franco Manescalchi, in tre libri intitolati Documenti 1, 2, 3. Ha realizzato il teatro da camera di poesia e opere in versi e musica lavorando a fianco di attori, musicisti e performers. Fa parte dell’Archivio Voce dei Poeti e del Gruppo performativo Cerimonie crudeli (Multimedia91). Ha pubblicato 11 drammaturgie, tratte da suoi libri, in Tuttoteatro (Joker 2008). Le sue opere e i carteggi sono depositati sia nell’Archivio per la memoria e la scrittura delle donne “Alessandra Contini Bonacossi” sia nell’Archivio Voce dei Poeti settore multimediale alla Barbagianna, Casa per l’Arte Contemporanea.

La marionetta vivente di Liliana Ugolini (Florence Art Edizioni)

Nelle nostre facoltà di parola e di volontà (che già esistono come possibilità dateci – ed è qui il punto... non ci siamo inventati da noi –) vedo l’incapacità di cambiare un disegno di cui anche noi siamo artefici, guidati proprio come marionette e burattini. Di questo non ci accorgiamo perché guardiamo gli avvenimenti da dentro presi come siamo a tentare di risolverli. Ma il giudizio sui tempi lunghi è l’evidente incapacità di cambiare i flussi naturali (maree, meteo, sommovimenti, rinascite, metamorfosi) dei quali facciamo parte poiché anche noi, con i nostri comportamenti, esprimiamo meteo, maree, sommovimenti, rinascite, metamorfosi.

La marionetta

Se io svolassi o vibrassi

i miei perché avrebbero risposte nel Divino

(sublime ai punti fermi).

Potrei fondarmi diritto d'individuo

o in metempsiche assorta alle magie

scoprire segni di destino, se io avessi

una fede qualsiasi che non sia

quella presente e naturale

nel giudicarmi cellula galattica,

mediterei domande che partono da me.

Invece io che son fuori di me

sono il gatto degli occhi, son le zanne d'avorio,

sono il calor di piagge e il maremoto,

son l'orrido e la nota che frange l'assoluto

il crac d'un ghiacciolo quasi muto, una vetta,

un nocciolo, la galassia lattea, il buco nero, il mistero

d'un carattere cocciuto. Qui nello stretto

rispondo al risaputo mentre aspetto prodezze

nel disegno, fuori dal centro

fuori da parole.

[881] 25/02/2018
Cesare Giacomo Toso (1967)
Un poeta prima del concerto presenta: La rosa dei venti (Florence Art Edizioni)

Cesare Giacomo Toso è nato a Portoferraio (Isola d’Elba) nel 1967. Ha compiuto studi classici e si è laureato a Firenze in “Lettere e Filosofia”. Ha pubblicato le seguenti raccolte di poesie: Alter Ego. Versi liberi o neoromantici (Florence Art Edizioni, 1998); Giorno dopo giorno (Florence Art Edizioni, 2001) e La rosa dei venti (Florence Art Edizioni, 2012). Tra i riconoscimenti più recenti segnaliamo: primo premio al “Città d’Este” (2005); primo premio al “Bartolomeo Sestini” (Isola d’Elba, 2005); premio della giuria al “Città d’Este” (2006); premio della giuria al “Bartolomeo Sestini” (Isola d’Elba, 2006); Fiorino d’Oro al “Premio Firenze” per la poesia inedita (Firenze, 2006); segnalazione d’onore al “Premio Firenze” per la sezione Poesia inedita, (Firenze, 2007); selezione al “Premio Internazionale Mario Luzi” sezione Poesia inedita e pubblicazione nella “Antologia del Premio Mario Luzi” (Roma, 2012).

Elba isola di poeti e narratori di Alessandra Palombo domenica 15 settembre 2013

La rosa dei venti di Cesare Giacomo Toso (Florence Art Edizioni)

La rosa dei venti è l’ultima raccolta di poesia di Cesare Giacomo Toso che ha già pubblicato con la stessa casa editrice Florence Art Edizioni, Alter Ego. Versi liberi o neoromantici nel 1998 e Giorno dopo giorno nel 2001. Toso ha ottenuto numerosi riconoscimenti, tra i quali ci limitiamo a ricordare il primo premio al Città d’Este nel 2005, il primo premio al Bartolomeo Sestini di Capoliveri nel 2005 e nel 2006, Il fiorino d’oro per la poesia inedita al Premio Firenze nel 2006, la selezione d’onore al Premio Firenze per la poesia inedita nel 2007, la selezione al Premio Internazionale Mario Luzi nel 2012.

La sua terza raccolta La rosa dei venti si apre con la poesia Se mai tornassi dove con tono quasi sussurrato e pochi versi delicati il Poeta dipinge il suo sogno:

Se mai tornassi/ a seguir la raganella/e contare i girini/dentro al fosso,/vedere il limo/incunearsi nel dosso/dove la vita/ torni a spargere sostanza/ e non limiti/ i colori all’evasione.// Illumini la finestra/ a sera, / dove l’impossibile/ preceda questo giorno.

Una poesia introspettiva, una poesia dell’anima alla continua ricerca di un mondo, di una felicità terrena perduta, ma tuttavia sempre inseguita e immaginata fuori dal presente, spostata altrove. L’altrove diventa così il punto focale verso cui l’uomo si sente attratto come le folene dalla luce delle lanterne e dove egli si illude si trovi il suo Eden. E’ una poesia legata alle emozioni del ricordo, alle sensazioni che restano fotografate nelle memoria ed oggi riproposte sul piano espressivo della liricità. Nel testo iniziale troviamo accennati i maggiori temi cantati dall’autore nella sua raccolta: la natura da lui spesso descritta con toni lievi, sfumati, quasi a dipingere un quadro impressionista, la malinconia per ciò che è passato, la riflessione sulla vita umana.

Descrizione della natura e riflessione si fondono nella seconda poesia Al bosco: la merla , poco prima dell’inverno, vola attorno al capanno dove arde la legna, si divide il pane e il taglialegna/ come la merla/ si contenta/ e campa/ e la natura e la grande capacità di descrivere con versi musicali e chiari sono i protagonisti di Quando è novembre che ci presenta un quadro di un lago dove il panorama e l’aria malinconie rinnova.

La malinconia che traspare nei versi di Toso, è una malinconia che possiamo definire delicata, mai tagliente, mai arrabbiata e anche quando l’autore rivolge al Signore una preghiera bastano poche righe per sintetizzare la sua esistenza e quella dell’umanità: Come luce vieni/col tuo nitore/ e dal dolore presente/ ci consoli.

Il mare, elemento centrale della natura e nella vita dell’autore cresciuto affacciato sul mare, ricorre in più di una poesia e non poteva essere altrimenti. Toso il mare lo conosce bene e lo canta con musicalità.

Mare che può essere aspro/ e struggente/ come il tempo/ che precede come quello che solcò assieme alla madre che volava con ali pesanti quando lasciarono l’Elba per trasferirsi a Firenze dove Toso riprese gli studi universitari dopo la perdita della vista in seguito ad un incidente stradale: 

Adonai

Fu quel giorno,

nella scia

di un mare aspro

e struggente,

come il tempo

che precede.

Sì, eravamo diversi

siamo quelli naufragati

al di qua

sul continente,

fra gli alberi

fatti ostacoli,

irte palafitte;

ignari,

sconosciuti pensieri.

Così cominciò

un altro giorno.

Perla, con me

mi guardava

con i suoi occhi

fatti brace.

Volava con ali pesanti

di colomba ferita

come spesso spirito

di forza

e solitudine.

Io, condottiero vinto

volsi lo sguardo

indugioso, perso,

su di lei

e la seguii.

Tutto taceva,

in quel grigio

fresco mattino.

Lei che d'inverno

amava il silenzio

quando il mare

senza nubi

è infinito,

era felice

nella pace

del suo cuore.

Ora, la stagione

del bello

è rimasta

al di là

sulle ferrigne, brunite

scogliere.

Si apriva

il nostro mare

ci lasciava andare

verso un'altra Sion;

allora si compì

l'ultima estate

e tutto si rifaceva

attesa e vita nuova.

Ma, non sentimmo

più né odore di mare,

né il vento.

Quel mare che i pescatori si portano dentro quando tornano a casa stanche e delusi in Porto Pidocchio, il mare che si vede dal suo balcone, che sbatte la sua schiuma in Capo Bianco , un bellissimo testo dedicato alla sua spiaggia, al suo amato sport, alla sua giovinezza ricordata quando i capelli più non sono come l’oro.

Capo Bianco è, tra l’altro, la poesia con cui l’autore ha vinto il XXIV Premio di Firenze per la poesia inedita nel 2007 con questa motivazione:

Con tratti rapidi e sapienti il poeta descrive un’estate elbana lontana nel tempo, interpretando con originalità la voce e i colori dell’isola amata, come metafora del proprio profondo sentire: così l’esistenza stessa intera si snoda attraverso il filtro dei ricordi in versi di intensa forza lirica. Di volta in volta i sentimenti si identificano con la voce del mare, con i colori vividi della natura, con il trascolorare dell’oro dei capelli; il tutto reso con pennellate vibranti “rubate” alla pittura impressionista. […]

Nei versi di Cesare Toso il mare s’intreccia con l’amore come nei versi iniziali e finali di Composizione breve: il mare in trasparenza/ di nuovo appare… le tue piccole mani/lievi, magiche, come l’Irlanda/ il cielo,/ Lucia.

E l’amore è, infatti, un altro grande tema trattato nelle poesie del libro La rosa dei venti. Il titolo, non a caso, prende il nome dal primo verso della poesia a Lucia G., ma anche altri testi parlano d’amore, l’ amore verso la madre Marta, la nonna, le donne tutte come nella poesia intitolata appunto Le Donne che si apre con un’invocazione di Giovanni Paolo II nella “ lettera alle donne” “ Vegli Maria,/ Regina dell’Amore/ sulle donne/ L’ amore , come ben scrive scrive Vera Franci Riggio nella prefazione in una prospettiva modernamente stilnovistica, veduto e vissuto, come sublimazione ( non negazione) dell’istinto e proiettato in una dimensione di luce, di canto, di consolazione. Lucia, la sua donna, è infatti luce gentile, stella che al pari dell’astro mattutino accompagna /il giorno/ chiara radiosa/ come Venere fanciulla”.

Lessi le prime poesie di Cesare Toso nel 2001 e già mi colpì la naturalezza dei suoi versi che riescono a rievocare un momento, sia descrittivo che introspettivo, con pochi tratti.

In La Rosa dei Venti ho trovato un Toso più maturo e ancor più raffinato nella scrittura, un poeta che oltre a riprodurre quadri nitidi e colorati ci regala poesie che trasmettono serenità per il continuo interagire della natura con i sentimenti umani e che in fondo sono una lezione di vita per chi legge perché ciò che scrive l’autore rispecchia le emozioni e i turbamenti degli stessi lettori.

[879] 11/02/2018
Caterina Del Vivo
Uno scrittore prima del concerto presenta: Leone da Rimini (Salomone Belforte Editore)

Caterina del Vivo. Laureata in Lettere presso l’Università degli studi di Firenze, dopo aver frequentato la Scuola di APD (Archivistica Paleografia e Diplomatica) dell’Archivio di Stato della stessa città ha seguito Corsi di perfezionamento in Informatica, Archivi e Beni culturali presso la Scuola Normale superiore di Pisa. Ha lavorato molti anni all’Archivio Contemporaneo “Alessandro Bonsanti” del Gabinetto Vieusseux di Firenze, di cui è stata Responsabile dal 1997 al 2002. Dal 2002 al 2016 è stata Responsabile dell’Archivio Storico dell’Istituto, in Palazzo Strozzi. Ha redatto e pubblicato inventari e cataloghi ( fra i quali, editi Le Carte Vannucci, 1985; Fondo Montanelli, 1988; Fondo Orvieto, 1994; Archivio Storico del Gabinetto Vieusseux, 2011), ha curato carteggi ed edizioni testuali, partecipando a molti convegni nazionali e internazionali in ambito archivistico e storico letterario. Ha organizzato convegni e incontri culturali per il Gabinetto Vieusseux e corsi di formazione e di aggiornamento archivistico, nonché incontri di studio di argomento archivistico per la Sezione Toscana di ANAI (Associazione nazionale archivisti), per la quale ha svolto in più occasioni attività didattica. Ha partecipato a stages internazionali, fra i quali lo STIA, presso gli Archives Nationales di Parigi (2003 e 2008). Ha approfondito Sulla “Rassegna degli Archivi di Stato” e altrove varie problematiche relative al mondo degli archivi, in particolare il Diritto d’autore nei Fondi d’archivio contemporanei e gli Archivi di personalità e il loro trattamento archivistico. Da anni approfondisce, come studiosa e con specifico riferimento ai documenti d’archivio, aspetti e figure della cultura ebraica degli ultimi due secoli, soprattutto attraverso l’inventariazione e lo studio delle carte della famiglia Orvieto. A questo tema ha dedicato mostre e convegni, pubblicando i testi inediti di Laura Orvieto Storia di Angiolo e Laura (Firenze, 2001) e Viaggio meraviglioso di Gianni nel paese delle parole (Firenze, 2007), Leone da Rimini (Livorno 2016), e inoltre le memorie infantili di Leo Neppi Modona, Barbari del secolo XX. Cronaca familiare, settembre 1938 – febbraio 1943 (Firenze, 2010). Ha studiato le biografie di personaggi femminili dell’Ottocento e del Novecento, attraverso saggi, mostre documentarie e interventi di vario genere; fra le sue pubblicazioni in questo ambito vi sono i volumi: La moglie creola di Giuseppe Montanelli. Storia di Lauretta Cipriani Parra (Pisa, 1999); La ‘bella Vaccà’, Leopoldo e Andrea. Sophie Caudeiron e i Vaccà Berlinghieri (Pisa, 2009); … Narrando storie. Laura Orvieto e il suo mondo (Catalogo della mostra, Firenze, 2011); In esilio e sulla scena. Lauretta Cipriani Parra, Giuseppe Montanelli e Adelaide Ristori (Firenze 2014); Helen Zimmern. Corriere di Londra 1884-1910 (Milano, 2014); Gina Gennai, Infanzia Ottocentesca fra le torri di San Gimignano (Firenze, 2015), oltre a numerosi saggi e articoli; fra gli ultimi in ordine di tempo: Lettere e matrimoni nella Firenze di fine Ottocento (Firenze, 2015); Amalia Cantoni e la sua famiglia fra Pomponesco, Venezia e Firenze (Livorno, 2017), Veuves et pupilles à Pise au début du XIXème siècle (Rennes, in corso di stampa). Recentemente si è occupata della valorizzazione di archivi di artisti e committenti del secolo XIX: Hiram Powers a Firenze. Atti del Convegno di Studi nel bicentenario della nascita, 1805-2005 (Firenze, 2007); Andrea Vaccà e Ridolfo Castinelli. La costruzione del Tempio di Minerva Medica a Montefoscoli (Pisa, 2009); Polemiche e successi di Aleardo Aleardi docente di Estetica a Firenze, (Firenze, 2016) e di archivi di studiosi del mondo della scienza: Elisabetta Fiorini Mazzanti, Benedetto Viale e gli amici Toscani, (Firenze, 2014); Dal ‘Fondo Benedetto Viale’ del Gabinetto G.P. Vieusseux: sulle “Acque Albule” di Tivoli e sulle loro proprietà (Firenze, 2016). Ha collaborato e collabora a riviste di storia, storia della letteratura e archivistica (“Rassegna della letteratura italiana”, “Studi italiani”, “Nuova Antologia”, “Antologia Vieusseux”, “Rassegna mensile di Israel”, “Rassegna storica toscana”, “Atti e memorie dell’Accademia virgiliana di Mantova”, “Bollettino storico pisano”, “Rassegna degli Archivi di Stato”). Dal 2009 è Presidente della Sezione Toscana dell’Associazione Nazionale Archivisti Italiani (ANAI), nomina rinnovata nel febbraio 2017 per il quadriennio in corso. Dal 2004 coordina in questa veste la collana di piccole guide agli archivi toscani sconosciuti o nascosti “Quaderni di Archimeeting”, giunti attualmente al n. 34 e pubblicati sia in forma cartacea che on line, sul sito anaitoscana.org.

[878] 04/02/2018
Erika Sartori
Un poeta prima del concerto presenta: Camminando nel mio giardino (Revery Edizioni)

Erika Sartori è nata a Bolzano, vive e lavora come counselor naturopatico a Roma. Ha pubblicato vari libri di poesie: Tra il pensiero e lo sguardo, Ho chiesto al vento, Poesie scelte, La spiaggia del tempo, Il tempo cambia.

UNA DELICATISSIMA RACCOLTA DI VERSI, COME UN LUNGO VIALE DI FIORI

Inutile cercare Revery Edizioni su internet. Il logo, con il trifoglio leggero a sottolineare il nome della casa editrice, sembra essere più raro di un quadrifoglio. Me lo aveva detto Monica Infantino, editora e curatrice della grafica del bel libro di poesie di Erika Sartori, Camminando nel mio giardino.

Non essere su internet è una scelta precisa. Significa non sottrarre tempo, ma curare ogni particolare dando a ogni pagina “il suo tempo”. Significa non alzare la voce ma sussurrare la strada che conduce al tesoro. E si vede bene, si tratta di un libro delicatissimo e curato. La copertina calza perfettamente il titolo e accompagna il lettore come lungo un viale di fiori e di piante che sono le pagine, le poesie, i versi.

Rimango stupita nel leggere la risposta ai miei pensieri: l’introduzione al libro si intitola proprio “Sottovoce”.  E’ così. Ogni pagina è un alito di vento, una brezza leggera. E su tutto il colore si stende liquido, a volte vivace, altre tenue,  ma sempre  pieno di “visioni di impressione”.

L’autrice ci racconta come sono nate le sue poesie . “Ogni memoria mi ha portato al suo posto, nel preciso angolo di giardino, in quel luogo particolare dove è cominciata la sua storia”.

Il giardino è la metafora primigenia che vive in ognuno. E’ il luogo magico delle luci e delle ombre, è il mondo seducente dei sentimenti più belli, dei pensieri, dei ricordi, dei segreti.

I versi dell’autrice sono delicati come ali di farfalle e luminosi come quelle delle lucciole. Il giardino è popolato di piccoli animali e le parole si sfogliano al vento come petali di rose.

Un paesaggio idilliaco come quello delle fiabe incantate, ma guardando bene tra i rami e le piante, osservando meglio nella terra nera si trovano impastati altri umori. Sono pensieri profondi, malinconici, di quelli che fanno i conti con la vita e lasciano spazio anche al rammarico, al dolore.  La poesia di Erika non è pace casalinga e piaceri botanici ma stratificazioni complesse rese leggere e chiare dalla sua capacità sensibile di trasformare in colori tenui anche i pensieri più duri. Nelle ombre del giardino prendono forma figure che avanzano e si lasciano riconoscere in pochi tratti. Il figlio cresciuto all’improvviso nella sua giacca perfetta, la madre scarmigliata in bicicletta, sempre giovane e luminosa nella sua apparizione, e sempre lei nel momento della nascita insieme alla zia e alla Madre divina. Il padre, che come nel figlio trova la parola “rabbia”. E la passione per l’uomo amato, il disincanto e lo sperdimento, l’amica di matita… tutti giungono nel giardino a farle visita, nel suo microcosmo personale pieno zeppo di ricordi e di pensieri. Talvolta dal giardino qualcuno fugge per afferrare un attimo di libertà, come la cagnolina Matilde, un episodio apparentemente banale che nella poesia dischiude altri significati e diventa mito. Un giardino che tuttavia non rimane sempre chiuso nella sua perfezione addomesticata di piante, alberi e fiori ma che talvolta si apre e lascia irrompere il mare libero, perfetto, che contiene ogni presenza e dimostra la grandezza di Dio. 

La poesia di Erika Sartori mostra ciò che vorremmo essere e come vorremmo vivere, accettando la vita con tutte le sue contraddizioni, e viverla così, in modo delicato, come passeggiando in un bellissimo giardino, attraverso le stagioni, e curare attentamente ogni pianta, accompagnarla e attendere che ogni fiore sbocci.

[da: Portale Letterario, Portale di Critica Letteraria del circuito cittanet - Recensione di Maria Milvia Morciano]

Camminando nel mio giardino (Revery Edizioni)

Musica

Mi restano nelle dita

le note che mi hai donato

il ritmo

scandisce

l’orologio

degli accordi

fuori

piove

ascolto

Träumerei

l’armonia

danza

nel mio cuore

tu sei qui

con me

e sorridi

tra una nota e l’altra.

[878] 04/02/2018
Monica Infantino
Un editore prima del concerto (Revery Edizioni)

Monica Infantino è nata a Milano, vive a Roma, da circa 10 anni è titolare e direttore editoriale di Revery Edizioni. Una - come lei stessa la definisce - piccolissima casa editrice, molto attenta all’autenticità della qualità artistica degli Autori pubblicati e alla massima cura della veste editoriale del libro, prezioso “contenitore” della creatività. La sua professione è Grafica Editoriale.

[872] 19/11/2017
Paola Lucarini Poggi
20 anni di SGUARDO E SOGNO, un Cammino di Poesia , una Storia di Emozioni

Paola Lucarini nata ad Ancona, vive a Firenze.
Poetessa, critico letterario, operatrice culturale.
Presidente dell’Associazione Culturale “Sguardo e Sogno”, membro del Direttivo “Pen Club Italiano”, dell’Associazione “Segni e Tempi” (fondata da lei insieme a Mario Luzi) e dell’Unione Cattolica Artisti Italiani.
Sue interviste ai grandi scrittori del Novecento sono state pubblicate su riviste letterarie.
Ha interpretato testi di poeti classici e contemporanei in teatro e in letture pubbliche.
Sue poesie sono state tradotte in inglese, francese, spagnolo, greco, coreano, giapponese, russo e inserite in antologie italiane e straniere.
Fa parte di numerose Giurie di premi letterari.
Ha ottenuto importanti riconoscimenti da pubblico e critica, le sono stati assegnati prestigiosi premi letterari tra cui la Laurea Apollinaris Poetica della Università Pontificia Salesiana a Roma. Opere in poesia: Seme di Ulivo (Città di Vita, 1981), Dei fuochi la neve ardente (Hellas, 1983), Fiori dallo stagno d’inchiostro (Lacaita, 1985), Dal rogo al melograno (Hellas 1989 e Passigli Ed 1992), Vita inconoscibile tu infiori (Tacchi, 1992), La parola verso il segno e il segno verso la parola (Libro d’arte, 1993), La casa dei quattro eventi (Nuova Compagnia editrice, 1994), Il pozzo, la rocca (Cantagalli, 1996), Un cuore cucciolo (Racconto in versi, edizione d’arte, Morgana 2001), Un incendio verso il mare (Marsiglio 2002), Alla vita (Masso delle Fate 2007), Per visione d’anima (Giuliano Ladolfi Ed., 2013), Sull’onda della gioia (Edizioni Nemapress, 2015).

Per visione d’anima (Giuliano Landolfi Editore)

Ai miei cari

Mi affidasti un campo, una famiglia

vi piantasti alberi di generazioni

sposo figlie nipoti,

un mio comando li nominava:

sii ciliegio, pesco, susino, mandorlo,

non sapendo che erano solo tuoi

scelti uno ad uno, sfolgorante sapienza.

Zappavo faticavo affannata, azione

presunzione, senza conoscere i frutti

diversi dal sogno del desiderio.

Fu dopo - quanto tempo?

che compresi il mio bene così miope

dinanzi al tuo amore così lungimirante

che li destinava a un’imperscrutabile

sublime realtà dove non potevo

seguirli inseguirli.

M’inginocchio sulle zolle a capo chino

per chiedere perdono di tanta cecità.

Il torrente scorra nella pace verso la luce.

[871] 12/11/2017
Simonetta Lazzerini di Florio
Un poeta prima del concerto presenta: I passi e le soste (Florence Art Edizioni)

Simonetta Lazzerini Di Florio è nata e vive a Firenze dove, dopo studi letterari e insieme ad una lunga attività di insegnamento, si è dedicata con passione alle arti figurative, recando apporti personali in numerose associazioni del settore. Nel 2005 ha pubblicato Dalla barca lunata che nell’anno successivo ha vinto il Premio Opera Prima al Concorso Contini Bonacossi. Sue poesie sono riportate in varie antologie, fra le quali Questo calice amaro. Fa parte attiva di Associazioni culturali-letterarie come “Sguardo e Sogno”, “U.C.A.I” sezione di Firenze, “Pianeta Poesia”, “Camerata dei Poeti”, “A.N.L.A” e “Casa di Dante”. In anni diversi ha letto e interpretato famosi poeti, da Dante (nella stessa casa del Poeta) a Luzi (nel Teatro di Rifredi di Firenze). I passi e le soste (Florence Art Edizioni 2017) è la terza raccolta di poesie dopo Dalla barca lunata e Abitare il giardino (Florence Art Edizioni 2011, terzo premio "Firenze Capitale d'Europa" 2014).

I passi e le soste (Florence Art Edizioni)

Contemplare la bellezza

Contemplare la bellezza

della selva

che s’intenebra di muschi e serpi

e all’improvviso gorgoglia di sorgenti

è trasalimento

di commossi stupori.

Ripercorrere nella memoria

quegli stessi luoghi

e riviverne l’emozione

è sdraiarsi con gli angeli

sull’erba delle radure.

[867] 15/10/2017
Luigi Mannelli (1945)
Un poeta prima del concerto presenta: Il respiro del mare (Florence Art Edizioni)

Luigi Mannelli (Firenze 1945), studente mancato di materie umanistiche, consegue un diploma tecnico. Fuori corso a vita di Economia e Storia, coltiva da sempre un grande interesse per la letteratura, la poesia e la cultura in generale. Impegnato politicamente fino da giovanissimo, ha avuto responsabilità politiche e amministrative. Dal 1994 è Presidente della Società Ricreativa L’Affratellamento di Ricorboli in Firenze riuscendo ad evitarne il collasso e a restituirle un nuovo ruolo per Firenze, coerente con la propria denominazione, cercando di consolidare definitivamente la sua esistenza.

Il respiro del mare (Florence Art Edizioni)

Ritmo di Onde

Ritmo di Onde

come respiro

del mare.

Tutto è ancora

possibile,

innocente

davanti a te.

[857] 26/03/2017
Anna Soldani
Un poeta prima del concerto presenta: Forme d'amore (Florence Art Edizioni)

Anna Soldani è laureata presso l'Università degli Studi di Firenze con una tesi ispirata da Luigi Baldacci sul senese Federigo Tozzi. Insieme alla etteratura, la politica è fin dall'adolescenza la sua primaria ragione di vita. È stata consigliere comunale di Firenze e segue tuttora assiduamente la politica cittadina e nazionale

Forme d’amore (Florence Art Edizioni)

Scelte

Sofistico e penetrante

l'amore può farsi,

ansia del piacere e della felicità

dell'altro.

Uno dei due non saprà mai

se l'altro

veramente gli appartenga

e non cesserà di soffrire.

Nessuno dei due offende

ma uno dei due ha scelto.

Cara Anna, in questa mattinata finalmente un po' oziosa mi sono letto il primo fascicolo dei tuoi versi. L'incombenza suscita sempre un po' d'ansia quando è richiesto, pur amabilmente, di giudicare; E più passa il tempo più cerco di eludere questa disposizione, non solo riguardo agli scritti altrui. Ma le tue poesie sono belle, cara Anna, e lo dico senza riserve. Aderisci con semplicità a quelle fondamentali impressioni della memoria che fanno l'identità di una persona. Con parole comuni e colme di significato sincero, ti fai testimone senza narcisismi di una minuscola Spoon River chiantigiana da cui tornano, a sprazzi, voci, luoghi, figure, gesti, persone. Continui e fai tua quella preghiera laica che recitava tuo padre, come un esercizio spirituale per trattenere, insieme al ricordo dei cari che non ci sono più, un proprio infinitesimo segno nelle vicende degli uomini. Per quel poco che ti conosco c'è già nella tua stessa persona un tratto di donna antica, antropologicamente antica. Non mi stupisce che Luigi Baldacci avesse simpatia per te. Credo di capire intimamente il sentimento da cui vengono questi versi; anch'io ho vissuto in un piccolo borgo, partecipe di una comunità dove ancora persisteva il mondo contadino, e o l'età per incarnare il sedimento di tutti questi ricordi, che mi pare straziante pensare vadano persi con me. Tu, hai fatto benissimo a scriverli, e continua a farlo.

Franco Zabagli

Firenze, 3 luglio 2012

[853] 12/03/2017
Mariagrazia Carraroli
Un poeta prima del concerto presenta: Paesaggio condominiale (Florence Art Edizioni)

Mariagrazia Carraroli ha collaborato con la rivista pedagogica “CEM Mondialità”, diretta da Domenico Calarco, con Note di vita vissuta che sono state inserite, insieme a sue composizioni poetiche, in varie antologie, fra cui alcune edite da “La Scuola”, “Le Stelle”, “S.E.I.”, “De Agostini”. Nel 1987 è stata cofondatrice e collaboratrice della Cooperativa di lavoro e di solidarietà sociale EOS, sorta per iniziativa del Servizio Psichiatrico dell’Ospedale di Montebelluna (TV). Ha fatto parte del Direttivo di Pianeta Poesia, emanazione dell’Associazione Novecento Poesia fondata da Franco Manescalchi, di cui attualmente è consigliere, curando la presentazione di autori nella città di Firenze. Da segnalare, fra quelli recentemente conseguiti, il Premio Speciale LericiPea per la silloge inedita Mai Più e il Premio InediTO per il poemetto N.O.F.4 centottantadue metri di follia, pubblicato a cura del Premio per le Edizioni Le Voci della Luna e con la prefazione di Davide Rondoni. Il libro, scelto fra le pubblicazioni di Poesia, è stato segnalato dal Sole 24 Ore come libro dell’anno 2010 insieme ad altri due titoli. Nel 2012, nell’ambito del Premio di Poesia Sacravita (FI), ha ricevuto un Riconoscimento Speciale per meriti letterari e di solidarietà sociale. Hanno scritto di lei giornali, riviste, settimanali e mensili a larga diffusione nazionale e sue poesie sono state lette in Radio e TV private, Radio Montecarlo, RAI Radio Uno e RAI Radio Tre. è alla sua dodicesima pubblicazione di poesia.

Paesaggio Condominiale (Florence Art Edizioni)

Paesaggio condominiale

Oltre il balcone

Il pino marittimo in burrasca

Lancia segnali.

Travolto legno

In mare sconvolgente

per folle nocchiero

ha il fiato di Monte Morello.

Il telo del quarto piano

e la selva degli aghi

ricuciono lesti la quiete.

Dipana l'azzurro

appena sbiancato

da orme fuggitive di tempesta.

[851] 05/03/2017
Maria Primerano
Presenterà il suo libro: “L’anello stregato di Mozart Divertissement

Maria Primerano. Diplomatasi al Conservatorio di musica “F. Cilea” di Reggio Calabria, sin da piccola medaglia d’oro più volte al concorso nazionale di Osimo e premiata in altri concorsi pianistici, ha da sempre coltivato la passione per il pianoforte e suona in pubblico per esigenza personale dal momento che la sua professione è quella di medico cardiologo. Giornalista di cultura, arte, musica, spettacolo per la Gazzetta del Sud, è anche scrittrice. Con il suo primo libro “L’anello stregato di Mozart Divertissement” edito da Tullio Pironti Editore è presente nelle più prestigiose biblioteche internazionali ed è autore del Mozarteum di Salisburgo.

[849] 19/02/2017
Paolo Butti
Un poeta prima del concerto presenta: Nel fuoco vivo dell'amore (Florence Art Edizioni)

Paolo Butti è nato a Figline Valdarno (Firenze) dove vive. Laureato in Materie letterarie, è docente, autore di saggi e poeta. Dalla sua produzione in versi, le seguenti opere: Il sogno e la speranza (2003 e 2004), La via della Croce (2007) e Nel cuore della Madre (2010). Le ultime due sono state messe più volte in scena; fra l'altro, nella Basilica della SS. Annunziata e nel Battistero di S. Giovanni a Firenze. Nel cuore della Madre è stata inserita in concerti strumentali e vocali eseguiti nella Basilica dell'Abbazia di Vallombrosa. Ha composto la parte poetica dell'opera musicale, di autori vari, Il perfetto canto (2014), di cui alcuni versi sono presenti in questo libro.

Nel fuoco vivo dell’amore (Florence Art Edizioni)

Gesù

Ti accolgan queste braccia, madre mia,

nel tuo passare dalla terra al cielo…

Per una volta lascia che sia io…

Adagiati serena in un istante

davvero prodigioso e mio e tuo

sospeso tra il finito e l’infinito,

in un leggero sonno che è di vita

e non di morte, in un abbraccio estremo

di amore dolce... e di riconoscenza.

[846] 29/01/2017
Fabio Baldini (1958)
Un poeta prima del concerto

Fabio Baldini (Firenze, 08 Agosto 1958). Vive a Scandicci. Ha frequentato il Liceo Linguistico Internazionale a Firenze. Fin da ragazzo ha provato attrazione per la proprietà di linguaggio applicandosi intensamente nello studio delle materie linguistico-letterarie. Ha vinto svariati premi e avuto riconoscimenti di critica e di pubblico. Nel 2012 ha pubblicato una silloge dal titolo “liriche sospese” (Helicon edizioni) con prefazione del prof. Neuro Bonifazi. Partecipa alle attività del “Centro d'Arte Modigliani” con il quale nell'Aprile 2014 ha curato la presentazione della suddetta silloge.

[837] 06/11/2016
Claudio Raspollini (1954)
Un poeta prima del concerto

Claudio Raspollini (Sovigliana di Vinci, 9 Aprile 1954). Diplomato come Geometra nel 1977 presso I.T.G. Gaetano Salvemini di Firenze. Per assecondare la sua passione per la fede, condivisa con la moglie Anna, ha intrapreso il cammino nella Comunità diaconale fiorentina, è stato ordinato diacono permanente nel 1990. Dal 1993 il Vescovo lo ha inviato a svolgere il suo servizio diaconale presso la Chiesa di San Zanobi a Casignano, una piccola comunità senza presbitero sulle colline di Scandicci Firenze, dove risiede con la moglie e i suoi due figli. Animato dal desiderio di lavorare ed essere a contatto con i giovani ha intrapreso successivamente gli studi teologici conseguendo nel 1990 il Magistero in Scienze religiose ad indirizzo pedagogico didattico presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Beato Ippolito Galantini” di Firenze. Dal 1987 Insegna religione al Liceo Artistico Statale "Leon Battista Alberti" di Firenze e presso I.S.I.S.T.L. Rusell Newton di Scandicci. Fin da giovane ha coltivato la passione per la poesia e il racconto, meditando sul mistero dell'uomo e della vita, per i suoi figli ha scritto da sempre fiabe e racconti brevi, cercando di cogliere in maniera originale il senso dello stare insieme in famiglia e della convivenza pacifica tra culture diverse. Ne fu un esempio il progetto Sarajevo che realizzò quando dal 1999 al 2004 è stato Assessore alla Pubblica Istruzione ed ai servizi socio sanitari del Comune di Scandicci nella seconda legislatura del Sindaco Giovanni Doddoli. Il progetto Sarajevo vide il coinvolgimento delle tre etnie (Cattolica; ortodossa e Islamica) presenti a Sarajevo, coinvolgendole nel costruire un percorso didattico-educativo che vide l’inserimento presso le scuole di Scandicci e l’ospitalità nelle famiglie di 100 bambini di Sarajevo per costruire percorsi di pace di dialogo e d’integrazione. Come scrittore, ha pubblicato la raccolta di poesie "Umanità" edito dalla Lalli Editore Poggibonsi, nel giugno 1990 , il romanzo "La leggenda del cavalier Gherardo" edito da Cultura Nuova Editrice Firenze nel novembre 1990 e il racconto "San Zanobi, una storia di strada", che narra in maniera semplice la vita di Zanobi Patrono di Scandicci e della diocesi di Firenze, edito dal Centrolibro di Scandicci nel 1998. Nel novembre del 2011 con il Gruppo Albatros il filo, ha pubblicato una raccolta di poesie dal titolo “I giardini del silenzio”, con la casa editrice Kimmerik nel giugno 2013 ha pubblicato il romanzo “Lui, il Re”. Nel gennaio 2014 con la casa editrice Lalli di Poggibonsi ha pubblicato la raccolta di poesie dal titolo “Con Rabbia per amare”. Nell’aprile del 2014 ha pubblicato con la Aletti Editore la raccolta di poesie “ Quattro passi nel giardino, una storia d’amore”. Nel marzo del 2015 la pubblicato il libro Lo sguardo del Cuore edito da Ghirardelli editore Firenze. Nell’aprile 2016 un racconto, il ponte dei Burattini nell’antologia del Gruppo Scrittori Fiorentini “Vista da noi” edito da PSE Firenze. Da quando è nato il Gruppo scrittori Fiorentini, anno 2015, ne fa parte.

[834] 16/10/2016
Umberto Mucè (1952)
Un poeta prima del concerto

Umberto Mucè (Palermo, 1952). Vive a Scandicci. A 2 anni la Poliomielite, in forma grave, gli impone definitivamente la sedia a rotelle. A 16 si trasferisce a Firenze per curarsi e vi resta, completando gli studi fino alla laurea in ingegneria elettronica. Negli anni giovanili è un divoratore di poesie, attratto dalla poetica del pessimismo cosmico Leopardiano, passando agli altri poeti dell’ ’800/‘900 italiano, ai poeti francesi, fra ‘800 e ‘900 quali Baudelaire, Lamartine, Verlaine …. Prèvert – che legge direttamente in lingua originale –, a Lorca e Neruda .... Da allora, pur non essendo un poeta compulsivo – anche per ragioni professionali che ne distolgono il pensiero –, ne scrive a sua volta. Dopo aver lavorato nell'industria, termina la carriera lavorativa come insegnante di una materia specializzante nel triennio conclusivo di Informatica Industriale presso l’I.T.I.S. A. Meucci di Firenze. Oggi pensionato. In questa raccolta, pubblicata dalla casa editrice Pagine, sono messe a confronto poesie delle varie età dell’autore.

[828] 20/03/2016
Luigi Baldini (1931)
Un poeta prima del concerto

Luigi Baldini (Firenze, 10 maggio 1931). Dal 1967 vive a Scandicci. Perito industriale. Sottotenente istruttore alla scuola di artiglieria di Bracciano. Dirigente, direttore di stabilimento nei settori di porcellana, laterizi e cotto fiorentino. Non si definisce poeta. Ama scrivere a suo uso personale. Tuttavia ha pubblicato, con le illustrazioni del pittore Guy Karloff, un libretto dal titolo “Vapori e nuvole”. Ha partecipato al Premio Casentino di Poppi conseguendo un quinto premio e la segnalazione della giuria. È stato Presidente del Centro dell'Arte Vito Fazzi dal 1991 al 2000. È presidente del circolo Arci delle Bagnesi.

[825] 06/03/2016
Maria Angela Rossi (1960)
Un poeta prima del concerto

Maria Angela Rossi (Firenze, 8 gennaio 1960). Dal 1990 vive a Scandicci. Laureata in Pedagogia e in Psicologia, lavora in un nido d'infanzia comunale come educatrice e con associazioni sportive come formatrice. Da venticinque anni pratica e insegna il “ aijiquan", arte marziale cinese detta anche "Poesia in movimento", presso una storica associazione di Scandicci. Si occupa di alcuni aspetti inerenti alla cultura cinese. Vincitrice del concorso di poesia Visiolemma b-07 di Lietocolle Editore, 2007 - Vincitrice del concorso di poesia Autori alla ribalta, Bergamo, 2007 - Menzione d'onore al concorso l'Arcobaleno della Vita, Lendinara, 2007 - Premio Speciale di poesia MPV Mons Aureus, Montelepre, 2007 - Vincitrice del concorso Sabinae, spazi della creazione, Cantalupo S, 2008 - Premio speciale della giuria dei bambini, Favolando, Milano, 2008 - Menzione d'onore per la poesia al premio I Dioscuri, Barcellona P.G., 2011 - Segnalazione al Premio Letterario Ibiskos, Empoli, 2012 - Vincitrice sez. silloge poetica del Premio Scriviamo Insieme, Roma, 2014 - III posto al concorso Parole e immagini, Mellana di Boves, 2014 - III posto per la sez. silloge poetica al concorso Montefiore, 2014 - Menzione per la sezione opera edita al Premio Lorenzo Montano, Verona, 2015. Nel 2008: sono usciti: per Studio64, la raccolta di poesie Uomini al lavoro_Men at work - per Sabinae Ed. la raccolta di poesie Chanson d’ - per Mauro Pagliai il libro di racconti Teoria e tecnica della pappa col pomodoro - per l'Associazione Culturale F.A.T.E. l’audiolibro Clouds between us, AA.VV. Nel 2014: ha partecipato all'antologia “Sotto il cielo di Lampedusa” di Rayuela Ed, prefazione di Erri de Luca - Ha performato il poemetto in versi liberi “E l’arpa in spalla”, sui musici migranti, a Sovigliana (Centro Formazione Musicale), Milano (Salvi Show Room e Cooperativa la Liberazione) e Spezia (Rassegna Ethnografica), in una lezione spettacolo di arpa a movimento semplice. Nel 2015 sono usciti: per Ed Simple la raccolta di poesie Uomini al lavoro, II edizione ampliata e rivista - per Ed. Montag il monologo poetico Ormonica contata - Suoi testi di poesia civile si possono trovare in rete su Sagarana (Rivista di Julio Monteiro Martins), e su La macchina Sognante, in seguito alla mia esperienza con il movimento 1000TPC Thousand Poets for Change. - Altri testi sono visionabili sulle pagine facebook degli ultimi due libri usciti.

[824] 06/03/2016
Antonia del Sambro (1968)
Uno scrittore prima del concerto

Antonia del Sambro (San Severo FG, 21 Agosto 1968). Ha vissuto a Scandicci dal 1998 al 2010, attualmente vive a Pisa. È giornalista iscritta all’Ordine, critica letteraria e redattore editoriale. Laureata presso l’Università degli Studi di Firenze in Lettere moderne, con una tesi in Storia e critica del Cinema, da anni collabora con giornali e riviste nazionali scrivendo di arte, cultura, cinema, teatro e recensendo libri e autori. Nel 2008 ha fondato a Firenze l’agenzia letteraria Aemme, facendo pubblicare soprattutto autori giovani ed esordienti. A Scandicci ha partecipato attivamente al gruppo “Il luogo, la poesia”, organizzando molte iniziative inerenti alle varie espressioni artistiche. Dal 2000 è anche membro fisso di Premi letterari nazionali. Dal 2013 ha creato e realizzato il Progetto Spagna, con cui fa partecipare autori italiani ai più prestigiosi concorsi letterari iberici e fa pubblicare opere italiane in Spagna e Sudamerica. Bordertown è il suo primo romanzo.

[823] 28/02/2016
Manuela Minacci (1944)
Un poeta prima del concerto

Manuela Minacci (Pari GR, 30 Luglio 1944). Vive a Scandicci. Si è dedicata, fin da giovanissima alla pittura e alla poesia, con riconoscimenti anche nazionali. Si è laureata e ha vissuto a Milano fino agli anni ’80, partecipando attivamente a Gruppi letterari, filosofici e grafico-pittorici, con pubblicazioni e Mostre. Trasferitasi a Firenze, ha insegnato all’Istituto Statale d’Arte e negli anni ’90 ha approfondito lo studio della Teologia e della simbologia delle Icone, che l’ha condotta all’approfondimento verso il prezioso sapere spirituale sia dell’Occidente che dell’Oriente. I suoi cataloghi sono stati presentati da critici e storici dell’arte: Don Giuseppe Billi, Duccia Camiciotti, Roberto Cellini, Amalia Ciardi Dupré, Cecilia Filippini, Anna Maria Guidi, Anna Maria Masieri, Mila Mastrorocco, Tommaso Paloscia, Susan Scott, Paola Torrini, ed altri.

La critica ha apprezzato soprattutto il suo tentativo di attualizzare i segni del sacro attraverso un’indagine spirituale ed ontologica, che sfocia nella ricerca metafisica. Come evidenzia la critica d’arte Mila Mastrorocco, “… nelle sue opere si avverte l’attesa costante di un’idea rivelatrice, conseguenza di un atteggiamento di ascolto illuminante…“

“L’autrice sceglie i percorsi che, nel labirinto dell’esistenza, portano al centro del Mistero e per superare la lacerante separazione fra due mondi, quello visibile e quello invisibile, usa simboli archetipi, con la loro forza evocativa, in una narrazione che tende a divenire sempre più rarefatta ed allusiva.”(Tommaso Caloscia)

“… Manuela avverte la necessità di annodare la sacralità al quotidiano e per questo attinge alle proprie origini: i suoi monti, fiumi, boschi e mari trasfigurati riconducono ai monti, ai fiumi, ai boschi e ai mari della sua amata, selvaggia e amara Maremma, mai realmente abbandonata, con i valori di solidarietà, tenacia e speranza, che da microcosmo sfuma in macrocosmo.” (Paola Torrini)

[820] 07/02/2016
Duccio Corsini (1973)
Un poeta prima del concerto

Duccio Corsini (Firenze, 13 Marzo 1973). Vive a Scandicci. È laureato in Scienze Politiche presso la facoltà “Cesare Alfieri” di Firenze. Ha pubblicato “Il sole nel silenzio” (Polistampa, aprile 2012), che è arrivato 3° al “Premio letterario internazionale Lilly Brogi La Pergola arte” di Firenze, V edizione 2012; “La terrazza sul lungofiume” (Bastogi Libri, giugno 2013), che è arrivato 2° alla XVIII edizione del “Premio letterario internazionale MICHELANGELO“ (Ovada, AL); “Il vento dell’anima” (Ibiskos Ulivieri, marzo 2014) che è arrivato 3° al 10° premio internazionale di poesia “Danilo Masini” (Montevarchi) e finalista al 10° concorso internazionale “Autori per l’Europa 2013” ed è stato presente ai saloni del libro di Torino e di Londra nelle edizioni del 2014; “Allo specchio nel mare della vita” (Bastogi Libri, marzo 2015) che è arrivato 1° al “Concorso internazionale di poesia Lions Club Cortona Clorito Clanis” III edizione anno 2014-2015. Ha partecipato anche a 3 concorsi di poesia inedita in ognuno dei quali è stato premiato. Dal luglio 2014 è il segretario della Camerata dei Poeti di Firenze.

È recensito sul numero 54/53 nuova serie di “LUNARIONUOVO” da Stefano Lanuzza, sul numero 17 dell’anno 9 di “Fronesis” da Massimo Seriacopi, su www.literary.com da Roberta Degl’Innocenti, e sul numero 47 di “Gradiva” da Annalisa Macchia. Ed è presente nelle antologie poetiche “I poeti contemporanei e la critica, volume II” (Bastogi, giugno 2012), “Voci fiorentine” (Ibiskos Ulivieri, ottobre 2013) e “Letteratura italiana - Poeti e narratori italiani” (Bastogi Libri, febbraio 2015)

[817] 19/12/2015
Gennaro Oriolo (1942 – 2014)
Omaggio al poeta

Gennaro Oriolo, poeta, uomo politico e di cultura, professore e preside appassionato. (Crosia 20 Dicembre 1942 - Firenze 24 Agosto 2014). Ha vissuto e scritto a Scandicci. Laureato in Lettere moderne presso l’Università degli Studi di Firenze con una tesi sullo storico delle religioni rumeno Mircea Eliade, è stato per anni preside e dirigente scolastico. È stato dirigente nazionale dell’Associazione Nazionale Presidi. È stato membro del Consiglio d’amministrazione di Scandicci Cultura dal 2004 al 2006. Fondatore e animatore del Circolo Amici della Pace Mondiale, ha curato innumerevoli incontri sui temi più diversi. In costante dialogo coi giovani, non ha mai smesso di tentare di far incontrare la cultura e le persone, dotato come era della grazia di saper mettere insieme idee e individui. Ha pubblicato tre raccolte poetiche: Meditate fughe e taciti abbandoni (2006), Mute parole e ingannevoli delizie (2010), La smemoria del tempo (2014). Ha curato l’antologia Poesia toscana del ‘900 (2007). Il suo sguardo poetico è introspettivo, rievocativo, ma anche ironico e distaccato.

“Eppure l’uomo delle contraddizioni e della sfida sapeva affiancare al mistico una potente ebbrezza per la vita; ma forse in questo non c’è contraddizione; solo consapevolezza dell’indicibilità del mistero dell’esistenza, di cui bisogna godere fino a che si può. E in questo Gennaro è stato un uomo vorace. Ha goduto, amato, patito, e lo ha fatto con foga, senza risparmiarsi. La sua vita è stata un cantiere aperto di sentimenti, di idee, di suggestioni." (Francesco Maria Tedesco)

“Un operatore di grande cultura e di sapiente mimesi nel quale il divertissement (nel senso del pensiero divergente e della reinvenzione ludica) conduce fino alle radici di un’estrema drammaticità dove finito e infinito, vita e morte, esistere ed essere, tutto e nulla confermano la pienezza di una coscienza alimentatasi al mito mediterraneo di una terra dove un tempo abitarono gli dei e dove ancora è possibile respirarne gli ultimi pollini” (Franco Manescalchi)

“La parola di Oriolo è capace di distendersi dalla colloquialità alla più intensa e sorvegliata stilistica delle emozioni. Riesce facilmente a sostenere un tratteggio di solennità quasi classica, e si abbandona volentieri e con gioia allo scherzo e all’irrisione, riuscendo anche a sorprendere per freschezza retorica quando si trova a tratteggiare il sereno distacco da ogni soverchia quanto inane costruzione del pensiero umano” (Giuseppe Marrani)

“Ci manca già il suo spirito critico e arguto la voce di Gennaro è sempre stata libera e autorevole, mai banale: quella di un uomo di cultura, di un pensatore, con una grande onestà intellettuale e umana accompagnata da un fortissimo senso civico” (Sandro Fallani, Sindaco di Scandicci)

[816] 13/12/2015
Roberta Vezzosi (1959)
Un poeta prima del concerto

Roberta Vezzosi (Firenze, 05 Novembre 1959). Vive a Scandicci. Ha recitato fin dalle elementari… ( è a sette anni, la sua prima canzone, su una macchina da scrivere, rigorosamente"Olivetti") poi su si fino ad arrivare alle più note ribalte fiorentine, infatti è dell'85 la sua prima regia dell'Amleto, interprete Sandro Lombardi dei Magazzini Criminali. Autrice, attrice anche di strada o itineran-barbona, ha scritto due libri di poesie, il primo "Frammenti di specchi taglienti" per il Masso delle fate e il secondo"Il tango del Borneo" della Polistampa. L'ultimo sua fatica è il romanzo "Sole sulla città" storia di donne al tempo della seconda guerra mondiale a Firenze, Maria Pacini Fazzi editore, portato al Teatro-Studio di Scandicci l'anno scorso, insieme ad una compagnia di " sette magifici attori" tutti residenti all' R.S.A. Acciaiolo. E la musica è da sempre parte integrante dei suoi lavori teatrali come ne "La Bambola Birmana" una storia vera sulla violenza alle donne, con un Carlo Monni pazzesco nella parte del marito violento.

[815] 13/12/2015
Fiorella Macchioni (1945)
Un poeta prima del concerto

Fiorella Macchioni (Novara, 29 ottobre 1945). Vive a Scandicci. I suoi primi anni li trascorre ad Omegna sul lago d'Orta in seguito si trasferisce a Torino e dopo il ginnasio, frequenta la scuola d'arte ceramica di quella città si trasferisce a Firenze dove a Porta Romana si diploma maestra d'Arte sotto la guida del Prof, Salvatore Cipolla. In seguito si iscrive all'Accademia di Belle Arti seguendo il corso di pittura del prof Carlo Severa ed Afro Basaldella diplomandosi nel 1969. Nel 1968 inizia a proporsi al pubblico con le prime mostre conseguendo premi e riconoscimenti. Le sue opere fanno parte di collezioni private in Italia, Francia, Stati Uniti. Insegna pittura ad acquerello ed iconografia sacra presso Istituzioni pubbliche e varie Associazioni culturali. Dopo la pittura tradizionale intraprende quella delle icone; le sue opere sono in collezioni private ed in alcune chiese (San Alessandro a Giogoli (Fi), San Salvatore a Corte (Capua) ecc. "Il Volto e l’Anima" (2006) è il suo primo libro di poesia. Pubblica "I miei cinque anelli" nel 2009. Nel 2015 pubblica il romanzo”Il profumo dell’ombra”. Ha ricevuto diversi premi fra cui il “Città di Rufina” nel 2009. Al "Portone” di Pisa è stata premiata nel 2009 per la Silloge, e nel 2010 per la poesia edita con il libro “I miei cinque anelli", premiato anche a Roma in Campidoglio al concorso “Alberoandronico". È presente su riviste ed antologie. Hanno scritto di lei, fra gli altri: Silvio Ramat, Giorgio Barberi Squarotti, Lorenzo Bertolani, Mariella Bettarini, Alberta Bigagli, Paola Lucarini, Giorgio Mozzanti, Anna Maria Guidi, Senzio Mazza, Elvio Natali, Mario Sodi.

[813] 06/12/2015
Lucia Visconti (1952)
Un poeta prima del concerto

Lucia Visconti (Abbadia San Salvatore, Siena, 1952). Vive a Firenze. Ha insegnato in diverse scuole di Scandicci. E’ sposata e madre di cinque figli. Laureata in Pedagogia presso il Magistero di Firenze. Ha pubblicato sillogi poetiche: Orme di Signoria, Chirico Editore, Napoli, 2003, prefato da Mario Sodi; Per mano, Edizioni Polistampa, Firenze, 2008, prefato da Carmelo Mezzasalma; Humus CFR ed. 2011; Dietro i vetri in dialetto badengo, stampato in giugno 2008, nella collezione di novecento poesia; sempre in dialetto All’otta mai, ed, La meta Maggio-Giugno 2010 Firenze Con il volto di terra, racconto edito da Cantagalli – Siena nel 2007, prefato da Annalisa Macchia e Plinio Perilli, L’eco Rossa, racconto autobiografico sull’esperienza del cancro, prefato dall’iconografa Fiorella Macchioni, pubblicato nell’ottobre 2008 dalla LILT ( lega italiana contro i tumori) Sezione di Firenze, Diladdarno CRF ed. 20011 racconto lungo in adozione presso due Terze Medie di Scandicci (Fi). “Storia” silloge e.booki in Opera uno. Suoi racconti, poesie e recensioni appaiono in siti on-line (Vico Acitillo 124, Poièin, Poetare, Il portone di Mari, Modulazioni, Novecento poesia, Senecio, Lietocolle…) ed in antologie letterarie - quali il concorso del san Domenichino e del Molinello - e in varie riviste letterarie. Fa parte del Gruppo culturale “La bottega de’ i’ tempu passu” di Abbadia San Salvatore. Di lei hanno scritto: Giorgio Barberi Squarotti, Franco Manescalchi, Mario Sodi, CaterinaTrombetti,Gianmario Lucini, Annalisa Macchia,Massimo Seriacopi, Plinio Perilli, Letizia Lanza (antichista,) Mariagrazia Carraroli, Carmelo Mezzasalma, Alberta Bigagli, Mariella Bettarini, Antonio Spagnuolo), Vittorio Messori, Giulio Panzani Nicla Morletti, Giuliano Ladolfi, Vittoriano Esposito, Pasquale Defelice, Pietro Pancamo.

“Il poeta è cosciente del compito arduo che gli è sta o affidato e lo accoglie non passivamente ma rielaborandolo nel crogiolo del cuore. il dolore... non è mai definitivo.; ogni passo è croce e fiamma... Lucia è la creatura che cammina dolorosamente ma con gli occhi fissi alla luce (il suo stesso nome ne è epifanico segno).” Mario Sodi Dalla Prefazione a "Orme di Signoria”

"... Leggere i versi della Visconti è come sentire una voce sorella con cui con- dividere l’antico male della solitudo. E non è proprio questa valenza a far divenire la pagina luogo vitale di poesia” Franco Maniscalchi. Dalla Prefazione a "Per mano".

[812] 29/11/2015
Mara Faggioli (1950)
Un poeta prima del concerto

Mara Faggioli (Firenze, 1950). Vive a Scandicci. Divide il suo tempo fra poesia, scultura e pittura. Ha pubblicato “Dedicato a Lorenzo” Ed. Helicon, “Piuma Leggera” Ed.Masso delle Fate (Parte del ricavato del libro "Piuma Leggera" è stato devoluto ai Padri Missionari Comboniani per l'Ospedale St. Mary's Maternity di Khartoum - Sudan) e “Dulcamara” Ed. Ibiskos. Ha partecipato al progetto di “Educazione alla lettura ed alla poesia” con gli studenti delle scuole medie. Ha ricevuto numerosi premi, sia per la poesia che per le arti visive, tra cui ricordiamo i più importanti: il “Fiorino d’Oro” per la poesia edita (2004), “Fiorino d’Argento” per la scultura (2007), PREMIO “DONNA CITTA’ di SCANDICCI (2011), il Premio “TOSCANA CULTURA DONNA (2015). Oltre a mostre collettive ha allestito numerose personali. Per sei anni consecutivi ha realizzato il “cardo in argento” per il Concorso “Cardo d’Argento”. Una sua scultura è stata scelta quale simbolo per rappresentare lo “Scudo di San Martino”. Recentemente ha realizzato il Palio di Signa. Sue opere si trovano in collezioni private in Italia, Germania e Canada ed in permanenza presso i Comuni di Firenze, Montelupo F.no, Castel S.Niccolò, Greve in Chianti, Signa, Colonna (Roma), e presso la Basilica Superiore di San Francesco ad Assisi.

“ … La poetessa Mara Faggioli sceglie consapevolmente la forza delle figure evocate dalle parole, a volte rifuggendo dai paletti delle ferree logiche sintattiche o astruse regole metriche. La natura è armonia e perciò promotrice di suoni e di colori che si traducono, come per magia, nei suoi scritti in sentimenti, in emozioni. “

Vincenzo Zappia

[809] 08/11/2015
Caterina Trombetti
Un poeta prima del concerto

Caterina Trombetti (Firenze, ). Vive a Scandicci. Insegnante di lettere e pedagogista, dopo la laurea all'Università di Firenze ha conseguito il Diploma di Perfezionamento in Traduzione Letteraria. Poetessa e scrittrice ha pubblicato vari libri di poesia fra cui: Il pesce nero ed. Lalli 1990; L'obliqua magia del tempo ed. Polistampa 1996; Fiori sulla muraglia ed. Passigli 2000, poi ristampato con testo a fronte spagnolo Flores en la muralla ed. FlorenceArt 2012; Dentro al fuoco ed. Passigli 2004; oltre ad edizioni d'arte realizzate da pittori sulle sue poesie. Nel 2001 è stata invitata in Tunisia per ricevere il premio “Cartagine”; nel luglio 2005 alla Biennale di Venezia per La notte dei poeti e, nello stesso anno, all'Istituto di Lingua e Cultura Italiana a Mosca; nel 2006 all'Istituto di Lingua e Cultura Italiana ad Algeri per la settimana della lingua e cultura italiana nel mondo, e nel 2010 a Napoli per la giornata mondiale della Poesia. E' stata membro del Consiglio di Amministrazione di Scandicci Cultura ed è socio onorario del Centro d'Arte Modigliani. Amica e collaboratrice del poeta Mario Luzi dal 1990, è stata anche la sua collaboratrice per il Senato della Repubblica Italiana.

"La sua poesia sorprende per la freschezza con la quale aderisce alla vita e la racconta maneggiando felicemente tutti i migliori materiali poetici della tradizione, 'le strutture più intrinseche della nostra lingua, della nostra metrica e ritmica'. (Carmelo Serafini)"

"I nuclei tematici e stilistici della raccolta costituiscono un testo in cui si miscela l'angoscia con l'incanto o meglio si dissolve l'angoscia nell'incanto che è accoglimento liberatorio. La percezione acuta della morte, dell'assenza, tende a risolversi nella luce, la luce che abbaglia, che illumina che riscatta. (Mario Specchio)"

[807] 25/10/2015
Mario Sodi (1936)
Un poeta prima del concerto

Mario Sodi (Siena, 2 gennaio 1936). Vive a Scandicci dal 1966. Insieme alla sua attività di scrittore è impegnato nel Volontariato (è Presidente della sezione A.I.D.O. Associazione per la donazione degli organi. Presente in varie Giurie, ha curato testi di letteratura e critica d’Arte. Numerosi i riconoscimenti conseguiti nei concorsi nazionali ed internazionali. Ha pubblicato i volumi di poesia: "Il chiostro delle rondini" ; "Il campo del vasaio"; "Amare Terre"; "I cortili del vento"; "Fatica di vedere"; "La scatola delle quattro lune"; "Le bandiere dell’Onda"; "Talita Kum”; "Ho spento gli orologi". In prosa, il libro di racconti "Il Giardino degli aromi”.

"C’è nella scrittura di Sodi come un bisogno di benedire il vissuto, di orientarlo al bene, a un esito positivo, una voglia di redimere, trasfigurare non solo la sua storia personale ma il Tutto; una voglia cosmica di trasmutazione e di trasfigurazione. (Giorgio Mozzanti)”

"È nella sintesi tra bellezza della Natura e flusso divino del pensiero e della parola che Sodi sembra individuare il baricentro della propria poesia. (Giuseppe Panella)”

"La sua felice "cruciali" gioiosa, che fonda su questo ossimoro un percorso conoscitivo in cui il dolore si illumina percorrendolo e la vita si accoglie come dono, è un dato esclusivo che lo caratterizza, lo rende inimitabile e colloca molto in evidenza nel contesto culturale. (Franco Manescalchi)"

[806] 18/10/2015
Senzio Mazza (1934)
Un poeta prima del concerto: Pizzini d'amore (Edizioni LEGAS New York)

Senzio Mazza è nato a Linguaglossa (Catania, 25 marzo 1934). Dal 1962 vive a Scandicci. È laureato in Giurisprudenza. Ha svolto attività letteraria fin da giovanissimo. Scrive in lingua italiana e in lingua siciliana. Per diversi anni si è occupato di critica d'Arte e ha diretto dal 1972 al 1979 la Galleria Arte-Mercato di Scandicci. Ha vinto una cinquantina di premi letterari. Fa parte del gruppo "Pianeta Poesia", diretta da Franco Manescalchi. È stato incluso nell'antologia dei poeti toscani del '900. È stato invitato dal Consolato di Ginevra per due volte alla "settimana della lingua italiana nel mondo". Ha collaborato alla formazione del vocabolario della lingua siciliana in cinque volumi, diretto dal Prof. Giorgio Piccitto dell'Università di Catania. Ha pubblicato nove raccolte di poesie (che possono essere consultate sia presso la Biblioteca Nazionale di Firenze sia presso la Biblioteca di Scandicci). Hanno scritto di lui tra gli altri Giuseppe Baldassarre, Franco Manescalchi, Mariagrazia Carraroli, Lorenzo Bertolani, Elisabetta Failli, Gennaro Oriolo e Mario Sodi. Nel 2010 gli è stato conferito il Premio Etna.

DISSONANZE

Ci sono luoghi dove l'aria canta

e ad ascoltarla c'è solo il silenzio.

Appostato in agguato m'illudo

di sentire questa musica

e nelle tenebre delle mie notti

allargo le braccia

e annego tra i profumi

di rose immaginate

con gocce brillanti di rugiada.

E si levano voci deliziose

che entrano

fino all'ultimo angolo del corpo

solleticando la fantasia

che mi parla e gonfia

l'istante

lungo pianure di cielo.

Ma all'improvviso tutto svanisce

perché stillicidi cupi

con ritmo insistente

trapassano il cuore

e strozzano i sensi

accecando l'anima

nell'inquietudine che rode.

Ma ci sono luoghi dove l'aria canta

e ad ascoltarla c'è solo il silenzio.

Tratta da "PIZZINI D'AMORE- LOVE NOTES di Senzio Mazza - Edizioni LEGAS New York.

NOTA CRITICA all'opera di Senzio Mazza del poeta e critico letterario Salvatore Di Marco.

"...caratterizza questa silloge con i suoi alti esiti stilistici la ricerca attenta e impegnata del senso più profondo e più vero della poesia, nonché le tensioni liriche interne alla dimensione quotidiana del vivere che solo un'attenta sensibilità poetica, quale è quella del nostro autore, raccoglie e innalza alla luce più suggestiva della espressione poetica. Il nostro autore evidenzia, nel corso della sua silloge, un'idea animata da appassionata tensione filosofica che percorre l'insieme del suo progetto poetico, conseguendo così il fine di contrassegnare con espressioni fortemente persuasive la condizione esistenziale dell'uomo in questa nostra sofferta, complessa, difficile società contemporanea."

N.B. Tutte le opere di Senzio Mazza sono consultabili presso la Biblioteca Comunale di Scandicci, la Biblioteca Nazionale di Firenze, la Biblioteca Marucelliana di Firenze, la Biblioteca Artemisia di Capannori (LU) e la Biblioteca Comunale di Linguaglossa (CT)

[805] 11/10/2015
Lorenzo Bertolani (1962)
Un poeta prima del concerto presenta: Felice di essere povero ignudo (Edizioni della Meridiana)

Lorenzo Bertolani (Firenze, 4 Settembre 1962). Vive a Scandicci. Ha pubblicato vari libri di poesia tra cui L’ottantesima estate (Franco Cesati Editore, Firenze 1991) e Opera e destino (Edizioni della Meridiana, Firenze 2004); è presente in diverse antologie poetiche. Tra i suoi testi teatrali, messi in scena al Teatro Studio di Scandicci e in altri teatri italiani, ricordiamo quelli su Antonio Gramsci, Un uomo un gigante, su Sibilla Aleramo, Così bella come un sogno e su Jacopino Vespignani, La sapienza del coraggio. Ha pubblicato in varie riviste scritti su Giovanni Pascoli, Eugenio Montale, Giuseppe Ungaretti e Mario Tobino; si è dedicato in particolare all’opera e alla vita del poeta Dino Campana con articoli, saggi e libri tra cui Dino Campana da Castel Pulci a Badia a Settimo (CentroLibro, Scandicci 2007) e il recente Felice di essere povero ignudo. Felicità e religiosità nell'opera di Dino Campana (Edizioni della Meridiana, Firenze 2014); ha curato il cd-rom Dino Campana Poeta uscito in allegato a I Monti Orfici di Dino Campana (Polistampa, Firenze 2003) di Giovanni Cenacchi. Ha fatto parte del Consiglio di Amministrazione di Scandicci Cultura dal 2004 al 2009, curando numerosi incontri letterari coi più importanti poeti contemporanei.

"E povero, ignudo, felice di essere povero ignudo" (da La Notte, Canti Orfici di Dino Campana)