I Personaggi
Questa sezione del sito è dedicata a quelle persone che hanno contribuito a far nascere o a far crescere il Centro dell'Arte Vito Frazzi. |
Ricordo di Ciro Nanni, Egisto Mascagni e Renzo Ugolini
Passione, irrequietezza, testardaggine: tre qualità che accomunavano tre personaggi molto diversi tra loro e che hanno consentito al nostro Centro di nascere e crescere. Un breve ricordo dedicato a loro. Ciro Nanni, Il "Maestro" come tutti lo chiamavano, era molto conosciuto a Scandicci ed a Le Bagnese in particolare poiché qui abitava e qui insegnava pianoforte a tanti allievi. Le lezioni di musica dal Maestro erano un momento di ritrovo e divertimento sia per i piccoli che per i più grandi. In due saloni contrapposti della casa dove viveva si insegnava musica. Da una parte la Signora Maria, sua moglie e figlia di Vito Frazzi, insegnava canto. Dall'altra il Maestro insegnava il pianoforte a grandi e piccini. Tutti i giorni una breve lezione di 15 minuti: un po' di solfeggio alla volta, un po' di pianoforte. Gli allievi attendevano tutti insieme ed assistevano alle lezioni, imparando anche dall'attesa. Nessuna lezione fiume, la musica come gioco: due pilastri della didattica di Ciro Nanni. Certo, il carattere era talvolta ruvido: qualche pianto per non aver studiato a sufficienza poteva scappare. Ma era sempre la passione che ne animava i comportamenti: la schiettezza, talvolta eccessiva, lo rendeva a volte difficile da trattare. Ma quella stessa passione lo animava anche nella ricerca di nuove iniziative che fossero indirizzate alla diffusione della musica: sue le idee dell'orchestra, delle operine, dell'attività per i giovani, dei concerti con musiche di artisti toscani o che in questo ambito avevano lavorato; grande conoscitore di musica, conoscitore dei gusti del "pubblico" per aver lavorato da giovane in orchestre e complessi musicali, era alla perenne ricerca di nuovi stimoli, mai soddisfatto di quanto realizzato, con uno sguardo sempre proiettato al futuro. Umiltà, piccoli passi, lavorare al meglio delle possibilità: i suoi insegnamenti che saranno nostri compagni. Descrivere le molteplici attività di Egisto Mascagni sarebbe impossibile. Come potesse fare tutto ciò che faceva nelle ventiquattro ore al giorno, conciliando lavoro, politica, attività sociale è quasi un mistero. Forse una risposta sta nel fatto che riusciva a fare contemporaneamente molte cose, unendo attività sociali e politiche. Animatore instancabile, le sue attività erano unite da un filo comune, che vedeva nella socialità, nello stare insieme, nella ricerca di comuni radici, il tema fondamentale della sua azione. Il Circolo ARCI de Le Bagnese, le feste organizzate nella Piscina Comunale o in Piazza Cannicci, le attività per l'Humanitas di Scandicci, per l'AVIS di cui si onorava di essere donatore, per la Polisportiva San Giusto-Le Bagnese, lo vedevano sempre in prima fila, nel raccogliere uomini, dare loro fiducia, far sì che le idee potessero realizzarsi. Uno spirito esuberante e vivace governato, però, da una visione precisa, pratica e determinata che si concretizzava nella sua attività di tesoriere; attento ai bilanci, ha garantito la solidità delle Associazioni, ne ha consentito la crescita, le ha radicate nei territori. Lo ricordiamo sempre al "centro dell'azione", mentre salutava i musicisti al termine del concerto o brandiva mazzi di fiori per le concertiste come fossero clave. Inguaribile ottimista, ci ha insegnato cos'è un'associazione e come, rispettando le idee altrui, anche quelle contrarie alle nostre, si possa non solo convivere, ma crescere e svilupparsi. Il Commendator Renzo Ugolini associava ad una grande determinazione ed all'amore per la musica, una estrema riservatezza che ben si sposava con l'irruenza delle altre due anime del Centro. Appassionato di musica, Renzo Ugolini aveva creato, nella sua grande casa sulle colline di Scandicci, una vera e propria sala di registrazione, dotata delle apparecchiature elettroniche più avanzate e degli strumenti musicali più evoluti con i quali amava trascorrere molte ore. Una discoteca formidabile completava il quadro dell'appassionato musicofilo che, nel Centro dell'Arte, trovò un altro modo per mezzo del quale esprimere la passione per l'arte. La sua familiarità con le strumentazioni elettroniche ne ha fatto il primo documentatore delle iniziative del Centro: interveniva infatti, con un sofisticato apparato di registrazione e con microfoni o con le prime telecamere e registrava pazientemente gli spettacoli ed i concerti, realizzando il primo nucleo dell'archivio del Centro dell'Arte, consolidato poi con fotografie e con la raccolta dei programmi di sala. Elegante, presenziava ai concerti ma, con la scusa di una voce resa roca da una malattia, schivava le dichiarazioni pubbliche, traendo invece soddisfazione e gratificazione da tutto ciò che veniva realizzato sotto la sua presidenza, che ricorderemo per sobrietà, per impegno e per risultati. |